Saturday 20 February 2016

Umberto Eco, uno dei grandi del ‘900

Se ne è andato oggi Umberto Eco, a 84 anni, una delle più grandi e affascinanti menti del ‘900 e per fortuna di parte anche di questo nuovo millennio. Chi è stato per il mondo lo leggerete in Rete, se non lo sapete già.

Per me è stato Il nome della rosa, libro di testo scelto dalla prof di Lettere di Terza Liceo, sicuramente tra i migliori insegnanti che io abbia mai avuto, e la lettura settimanale in classe con le parti in latino e i collegamenti a Filosofia.

E il Pendolo di Foucault che in un periodo in cui uscivo con tutti i climi mi ha tenuta incollata in casa per 3 pomeriggi, solo per la fretta di arrivare alla fine.



Poi La struttura assente, la prima sfida (difficilissima) con l’ambito della Semiologia che negli anni successivi avrebbe fatto parte della mia formazione universitaria.

E ancora La bustina di Minerva sull’ultima pagina dell’Espresso, la prima che andavo a leggere.

E’ ed è stato tutti i suoi libri che ho comprato e che avrei voluto comprare, saggi e romanzi, ma che sono lì ad aspettare che abbia nuovamente tempo di perdermi per 3 pomeriggi nella lettura. L’ultimo, in parte suo, che ho letto, è proprio una interessante panoramica della storia del libro, Non sperate di liberarvi dei libri.

E non sperate di liberarvi dagli intellettuali, dai saggi e dagli scrittori, resi immortali dai loro libri.